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Sulle alte vette delle Orobie Bergamasche, nella Val Seriana, gli impianti sciistici di Lizzola offrono agli sciatori tracciati con difficoltà differenti, piste sempre innevate grazie all’innevamento artificiale e la possibilità di sciare fino in primavera inoltrata grazie alla sua posizione a nord.
Un baby park con tappeto e gonfiabili è a disposizione di famiglie con bambini. Per i principianti e per chi vuole perfezionare il proprio stile ci sono due scuole sci.
Per gli appassionati dello sci alpinismo molti sono i sentieri che è possibile seguire, percorrendo tratti incontaminati, con paesaggi sempre diversi immersi nel silenzio.

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Le cascate del Serio sono le più alte d’Italia con 315 m. di altezza e le seconde in Europa. Sono formate da un triplice salto di 106,74 e75 m. di dislivello. La diga dalla quale viene liberata la massa d’acqua fu completata nel 11/1931. Prima di questo intervento dell’uomo scendeva naturalmente dal lato sud del sovrastante piano del Barbellino.
Dal 1969 in poi (escluso il periodo dal 1975 al 1977 in cui per lavori di manutenzione alla diga si svuotò il lago e il salto della cascata si potè ammirare tutti i giorni) è stato possibile assistere allo spettacolo delle cascate una volta sola all’anno nel mese di Luglio.
Dal 1991 divennero due gli appuntamenti con questo evento, la terza domenica di Luglio e la prima domenica di Settembre.
Attualmente è invece possibile ammirarle per ben 5 volte l’anno. Le date vengono stabilite di anno in anno dall’acquedotto ma solitamente le aperture si concentrano tra giugno e ottobre.
L’acqua viene liberata dal bacino del Lago del Barbellino quando viene accolta da un fragoroso applauso dei numerosi presenti subito sovrastato dal rombo dell’impeto della enorme massa d’acqua.
Il grande salto del fiume Serio

La Leggenda
“C’era una volta una giovane dama perdutamente innamorata di un pastore; la ragazza non riusciva ad accettare che l’amato fosse già fidanzato e, divorata dalla gelosia, decise di rinchiudere la rivale nelle buie carceri del proprio castello, posto sopra una rupe. La povera prigioniera, disperata, pianse e pianse, tanto che le sue lacrime si trasformarono in torrenti impetuosi: il castello crollò, e il paesaggio tutt’intorno si modificò; si formò un incredibile salto, che dalla cima del monte si concludeva presso un pianoro…
il pianoro sopra Maslana !”

Il Pizzo Coca è una montagna delle Alpi alta 3.050 m. È situata a cavallo tra la Val Seriana e la Valtellina. Si erge lungo lo spartiacque che divide la provincia di Bergamo dalla provincia di Sondrio. È la montagna più alta delle Alpi Orobie.

Ha due sommità distanti parecchie decine di metri: la meridionale, quotata sulla carta ed appena a N dell’incontro degli spigoli S e SE, sommità compresa nel versante seriano; la settentrionale sulla linea orografica principale di elevazione appena minore.

Lungo la risalita da Valbondione via Rifugio Coca ci sono diverse fonti d’acqua, l’ultima della quale si trova in prossimità del Lago di Coca. Si incontra dell’acqua anche presso il nevaio sotto la Bocchetta dei Camosci, ma è acqua semi-stagnante e quindi meno buona. Salendo invece dal Lago del Barbellino l’ultima sorgente di acqua si trova sull’altopiano che si adagia ai piedi della Valmorta.

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Lago di Coca