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Meratese

Pubblicato: 21/07/2011 in 001.01.04 Lecco
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Il Meratese è un territorio appartenente alla provincia di Lecco che si  estende nella Brianza orientale. Nonostante non vi sia un vero e proprio riconoscimento politico dell’area, se ne possono delineare chiaramente i confini, grazie a caratteri di ordine geografico, storico e linguistico che la differenziano dalle altre regioni della Brianza.

Portale Meratese

Comuni:

Calco, Olgiate Molgora, Santa Maria Hoè, Perego, Rovagnate, Montevecchia, Cernusco Lombardone, Osnago (Os Lacus), Merate (Melatium).

Luoghi di interesse:

Comuni:

Imbersago, Robbiate, Paderno d’Adda, Verderio Superiore, Verderio Inferiore

Luoghi di interesse:

Grazioso, silente, raccolto, molto bello il Santuario della Madonna del Bosco, poco fuori del paese di Imbersago (CO), e adagiato sul versante orientale di un’altura a quota 300 m. e quindi con una bellissima vista. È uno dei Santuari più conosciuti e più frequentati della Brianza; centro insigne di pietà mariana e meta costante di innumerevoli pellegrini.

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L’apparizione della Madonna – Il 9 maggio 1617, sulla cima di un castagno come una bellissima Signora raggiante di tanta luce a tre pastorelli convenuti nella valletta a pascolare le loro pecore. Ai suoi piedi faceva fiorire un bellissimo riccio con le castagne mature. Fu grande la meraviglia di tutti nel vedere in maggio castagne mature e fu universale il commento: “E opera della Madonna. E il segno della sua presenza e del suo desiderio di essere là onorata”. Iniziano i primi pellegrinaggi e ben presto si costruì la prima cappelletta, “la Cappella del Miracolo”, ancora oggi esistente nella Cripta sotto il Santuario, o “Scurolo”, conglobata poi nella costruzione del Santuario stesso.

La liberazione di un bambino dalle fauci crudeli di un lupo – Grazia ottenuta immediatamente non appena la madre, accortasi del grande pericolo del figlio ebbe invocato nella sua profonda disperazione la Madonna del Bosco: “Vergine Santissima! Salva il mio bambino!”.
Il lupo si arresta subitamente, mentre sopra un castagno e come seduta su di una nube, appare la dolce figura della Vergine Benedetta, che regge il Bambino Gesù sulle ginocchia, e ai lati due Angeli. Ai suoi piedi dolcemente il lupo ammansito depone il bambino incolume e poi si allontana.

 

Il Lago di Sartirana è un lago della Lombardia, compreso tra il Parco regionale dell’Adda Nord e il Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone, in territorio di Merate (Lecco).

Il Lago di Sartirana è un bacino di origine morenica che dal 1983 è “Riserva Naturale della Regione Lombardia” (legge 86/1983). Dall’agosto del 2003 ha ottenuto il riconoscimento di Sito di interesse comunitario (S.i.c. – Unione Europea).

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l telescopio Zeiss dell’Osservatorio Astronomico di Merate è un telescopio riflettore di un metro di apertura, costruito nel 1926 dalla ditta Zeiss di Jena. All’epoca dell’installazione era il più grande telescopio d’Italia e uno dei maggiori europei.

Dall’autunno del 2003 è utilizzato per un programma continuativo a lungo termine di osservazione di stelle doppie visuali strette, con la tecnica della speckle interferometria.

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Santuario Francescano di Santa Maria Nascente si trova nelle vicinanze del comune di Merate, in una deliziosa frazione, a Sabbioncello (l’origine toponomastica deriva dal latino: Sabatius (sacellum”: tempio di Bacco) che si staglia provenendo dalla strada provinciale che da Milano raggiunge Lecco.

nel verde intenso delle colline circostanti, nella rigogliosità degli splendidi giardini, resta, nel cuore della Brianza, una insolita oasi di tranquilla dolcezza. Il cielo limpido, di manzoniana memoria, il fulgore di Montevecchia che si indora nel tramonto infuocato, il profumo delle robinie, aì margini della brughiera, rendono questa terra uno dei parchi più incantevoli di rara bellezza.

Ma, come turista o pellegrino, non dimenticarti di salire al conventino francescano che troneggia sulle fondamenta di un castello medievale (1026), distrutto contemporaneamente a quello del capoluogo Merate, forse esistente nell’area di Palazzo Belgioioso (1270-1275), per illuminare la tua mente di visioni d’arte e respirare atmosfera di autentica e mistica semplicità francescana. Durante il cammino soffermati a meditare dinanzi alle Cappelle della Via Crucis, pannelli in cotto del francescano padre Nazareno Panzeri (1965).

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Il Santuario della Beata Vergine del Carmelo di Montevecchia è un complesso monumentale, simbolo del culto mariano in Brianza.
La “vetta” del paesino di Montevecchia è divenuto per molti un simbolo della propria tradizione cristiana, svettante sui dolci colli e colture che un poco ricordano la molle Toscana.

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E Montevecchia nelle giornate spazzate dal vento si staglia nitida contro quel cielo di Lombardia, si staglia superbamente per dimostrare agli osservatori, un segno di bellezza forse “superiore”. L’immagine svettante della collina che si erge sulla molle e florida Brianza non può lasciare distaccati anche quanti hanno smarrito la capacità di guardare in alto, oltre, sommersi come sono nella piana e nelle sue nebbie.

Costruito all’inizio del XVII secolo, il santuario presenta una struttura architettonica barocca. Un’ampia e ardita scalinata di 181 gradini conduce all’ingresso, ornato da un elegante e arioso porticato con volte a crociera rette da belle colonne di arenaria. Dall’interno è possibile raggiungere un ampio terrazzo da cui si può ammirare lo straordinario panorama della pianura sottostante. A circa tre quarti della scalinata, parte il percorso della Via Crucis, composta da 16 edicole in arenaria.

Il Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone è una area naturale protetta della Lombardia, situata nel territorio del Meratese, nella Brianza lecchese.

Sito Web

Il Parco non è una riserva integrale, ma un’area molto diversificata in cui sono presenti, oltre a zone di rilevante interesse ambientale, anche centri urbani, insediamenti produttivi, aree destinate all’agricoltura e all’allevamento accanto a monumenti architettonici di grande valore artistico e culturale. Il Parco coincide con l’estremo lembo verde, o comunque ricco di elementi naturali, della Brianza sud-orientale, compenetrandosi con la pianura agricola ed industriale, ai bordi delle ultime propaggini della conurbazione metropolitana milanese.