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Il torrente Kozjak, l’affluente sinistro dell’Isonzo (Soča) sgorga in diversi rami molto in alto, sotto il monte Krnčica (2142 m), nel massiccio del Krn (Monte Nero), attraversa diverse forre e cade in sei cascate, tra cui solo le ultime due sono accessibili ai visitatori.

Nello sbocco delle forre inferiori del Kozjak si e creata la pittoresca cascata slovena – la Veliki Kozjak. Circa 250 metri sotto l’acqua salta un’altra volta. Il caratteristico ambiente della Veliki Kozjak crea un’atmosfera particolare. La cascata ha scavato una specie di sala sotterranea, con un laghetto di color verdazzurro, mentre le pareti sono coperte di incrostazioni calcaree, come nelle grotte carsiche. Dall’oscurita di questa saletta rimbalza una colonna bianca d’acqua, alta 15 metri.

Le cascate del torrente Kozjak si raggiungono dalla strada Kobarid – Drežnica. Subito dopo la diramazione per Drežnica presso il ponte di Napoleone c’e il sentiero segnato dal cartello Slap Kozjak.

 

Le cascate del Serio sono le più alte d’Italia con 315 m. di altezza e le seconde in Europa. Sono formate da un triplice salto di 106,74 e75 m. di dislivello. La diga dalla quale viene liberata la massa d’acqua fu completata nel 11/1931. Prima di questo intervento dell’uomo scendeva naturalmente dal lato sud del sovrastante piano del Barbellino.
Dal 1969 in poi (escluso il periodo dal 1975 al 1977 in cui per lavori di manutenzione alla diga si svuotò il lago e il salto della cascata si potè ammirare tutti i giorni) è stato possibile assistere allo spettacolo delle cascate una volta sola all’anno nel mese di Luglio.
Dal 1991 divennero due gli appuntamenti con questo evento, la terza domenica di Luglio e la prima domenica di Settembre.
Attualmente è invece possibile ammirarle per ben 5 volte l’anno. Le date vengono stabilite di anno in anno dall’acquedotto ma solitamente le aperture si concentrano tra giugno e ottobre.
L’acqua viene liberata dal bacino del Lago del Barbellino quando viene accolta da un fragoroso applauso dei numerosi presenti subito sovrastato dal rombo dell’impeto della enorme massa d’acqua.
Il grande salto del fiume Serio

La Leggenda
“C’era una volta una giovane dama perdutamente innamorata di un pastore; la ragazza non riusciva ad accettare che l’amato fosse già fidanzato e, divorata dalla gelosia, decise di rinchiudere la rivale nelle buie carceri del proprio castello, posto sopra una rupe. La povera prigioniera, disperata, pianse e pianse, tanto che le sue lacrime si trasformarono in torrenti impetuosi: il castello crollò, e il paesaggio tutt’intorno si modificò; si formò un incredibile salto, che dalla cima del monte si concludeva presso un pianoro…
il pianoro sopra Maslana !”