Archivio per la categoria ‘Geografia’

Il Lago di Sartirana è un lago della Lombardia, compreso tra il Parco regionale dell’Adda Nord e il Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone, in territorio di Merate (Lecco).

Il Lago di Sartirana è un bacino di origine morenica che dal 1983 è “Riserva Naturale della Regione Lombardia” (legge 86/1983). Dall’agosto del 2003 ha ottenuto il riconoscimento di Sito di interesse comunitario (S.i.c. – Unione Europea).

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La Grotta di Pisino è il più pittoresco esempio dell’azione delle forze della natura sul terreno carsico dell’Istria. Ai piedi delle mura del millenario Castello di Pisino, proprio al confine tra l’Istria «grigia» e quella «rossa», il più grande fiume sotterraneo istriano Pazinčica ha trovato il proprio percorso attraverso il sotterraneo fino alla valle del fiume Raša (Arsa) e probabilmente al Golfo di Leme come viene descritto nel romanzo «Mathias Sandorf» dal leggendario Jules Verne. Questo gioco inconsueto della natura ha ispirato tanti altri scrittori (Nazor, Dante, Yriarte…) e di sicuro ispirerà pure voi.

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Jules Verne

Il famoso scrittore francese di romanzi d’avventura e fantascienza Jules Verne (1828-1905) dedico` alla Foiba di Pisino e al Castello il personaggio principale del suo romanzo Mathias Sandorf (1885).
Nell’opera il conte magiaro Mathias Sandorf viene accusato di congiura contro la Monarchia austroungarica e tradotto al Castello pisinese, dove la corte marziale lo condanna a morte. Sandorf scappa dal Castello calandosi lungo il precipizio della Foiba, nell’abisso, e trasportato dall’omonimo torrente in piena arriva per vie sotterranee al Canale di Leme e a Rovigno.

Situato su uno dei punti più a nord del Mediterraneo, il Monte Maggiore (Učka) domina visivamente l’Istria e il Quarnero. Il Parco naturale si estende su una superficie di 160 kmq.

Se volete godere di uno dei più bei panorami di questa parte d’Europa, salite sulla vetta più alta del Monte Maggiore, il Vojak (1401 m), dalla cui torre di pietra, il belvedere, nelle giornate serene si gode una vista mozzafiato a 360 gradi: la penisola istriana, le isole del nord Adriatico, le montagne del Gorski kotar, Venezia, le Alpi…

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Il Monte Cornizzolo è una montagna delle Prealpi Luganesi alta 1.241 m. Si trova in Lombardia, tra la provincia di Como e quella di Lecco.

La cima è sormontata da una croce, mentre poco più in basso, a circa 1100 metri di altitudine, vi è il rifugio Marisa Consiglieri, aperto ogni domenica durante tutto l’anno e tutti i giorni nel mese di agosto.

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Il Lago di Pusiano, o Eupilii, è un Lago situato tra le province di Como e Lecco, in Brianza, Lombardia. Alimentato dal fiume Lambro, che prende il nome di Lambrone nel tratto immediatamente a monte del lago. Dal 1811 il lago è regolato allo sbocco verso la valle del Lambro attraverso una diga, Cavo Diotti, ora gestita dal Parco Regionale della Valle del Lambro. Sulle sponde di questo specchio d’acqua si trovano i comuni di Pusiano, Eupilio, Erba e Merone in provincia di Como, di Cesana Brianza, Bosisio Parini e Rogeno in provincia di Lecco. Nel lago è situata la piccola Isola dei Cipressi, di proprietà privata. Poco distante da Pusiano, in territorio interamente lecchese vi è un altro specchio d’acqua poco più esteso denominato Lago di Annone, dal comune di Annone di Brianza.

Navigazione sul Lago

Nel 2005 il comune di Bosisio Parini ha acquistato il battello “Vago Eupilii” (un POONTONBUS 380 che può trasportare fino a 55 persone) grazie al quale è possibile fare il giro completo del lago della durata di circa un’ora, così da ammirare da vicino tutte le bellezze che esso offre: è infatti questa una zona dal punto di vista sia naturalistico che paesaggistico estremamente interessante: oltre alla classica flora e fauna lacustre, è possibile vedere dall’imbarcazione l’isola dei Cipressi e la foce del Lambrone; a tutto questo fanno poi da cornice l’imponente monte Cornizzolo e tutte le altre montagne dell’alta Brianza.

Diga del Covo Diotti

Isola dei Cipressi

a penisola di Isella è una striscia di terra lunga circa 1 Km e 250 m e larga al massimo 400 m che penetra, a partire dall’abitato di Civate (LC), nel lago di Annone dividendo questo specchio d’acqua in due parti ma lasciando al contempo un passaggio, che le rende quindi comunicanti. La parte orientale (verso Lecco) è quella più vasta è detta anche “lago di Oggiono” (o, in dialetto, “ul laach” cioè “il lago”), mentre quella occidentale è di dimensioni più ridotte (meno della metà dell’altra) e, perciò, è detta anche “ul laghet” (“il laghetto”).

Il lago di Annone è un lago situato in provincia di Lecco, in Lombardia. Si trova in Brianza, all’imbocco della valle Magrera ad ovest del capoluogo, ed ha come unico emissario il rio Torto. La penisola di Isella lo divide in due parti, collegate da uno stretto canale; la porzione orientale, più estesa, viene chiamata anche lago di Oggiono. Bagna i comuni di Annone di Brianza, Suello, Civate, Galbiate e Oggiono.

Lago di discrete dimensioni costeggiato dalla strada per metà della sua circonferenza, e per la rimanente metà da boschi e prati. Presenta molti canneti, zone a ninfea e zone con erbe acquatiche sommerse. Tendenza a ghiacciare durante l’inverno se questo e’ parecchio rigido. E’ pescabile anche a piedi soprattutto nella zona della penisola e nel tratto “stradale” che si fa per raggiungerla. Qui pero’ e’ il regno dei pescatori di carpe ed i fondisti. Molto interessante e la parte costeggiante il campeggio (sulla sinistra guardando l’entrata dello stesso) che si trova alla fine del paese di Isella. Siamo quasi sulla punta della penisola tanto per dare un’idea. Zona a canneto e torbiera.

Il Monte Barro (922 m s.l.m.) è una montagna della catena montuosa delle Prealpi Luganesi che si trova nel Triangolo Lariano.

È una delle prime montagne delle Prealpi ad essere incontrata sulla strada da Milano a Lecco, lungo la statale 36, che passa proprio in una galleria sotto la montagna.

Noto è anche il parco naturale del Monte Barro, tra i comuni di Galbiate, Valmadrera, Malgrate e i Laghi di Como e Garlate e il lago di Annone.

Il Parco del Monte Barro, situato alle porte di Milano, è caratterizzato da un ambiente naturale facilmente accessibile che concentra in una superficie relativamente modesta molteplici motivi di interesse naturalistico, storico, archeologico e paesaggistico.
L’area del parco è caratterizzata soprattutto da boschi, praterie e rupi che ospitano un’eccezionale ricchezza floristica (oltre 1000 specie di piante in meno di 700 ettari!): l’inserimento nel distretto insubrico, gli eventi connessi alle glaciazioni pleistoceniche, il substrato calcareo-dolomitico ed altri fattori sono alla base della straordinaria biodiversità di questo piccolo monte. Data la sua posizione strategica inoltre il Monte Barro costituisce punto di passaggio per numerose specie di uccelli che vengono monitorati e studiati nella Stazione Ornitologica di Costa Perla, un ex roccolo riconvertito in osservatorio scientifico.

Accanto alle emergenze naturalistiche, le campagne di scavo archeologico hanno messo in luce, unico esempio in Italia, un vasto e articolato insediamento residenziale e militare di età gota (V-VI secolo), i cui principali manufatti sono esposti nell’Antiquarium presso il Centro Parco dell’Eremo. Il Museo Etnografico dell’Alta Brianza, realizzato nel borgo medievale di Camporeso, rappresenta infine un ulteriore polo di notevole interesse didattico.
Attualmente il Consorzio è proprietario di oltre 50 ettari su un totale di poco meno di 700 ha.
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Il lago di Garlate è un lago situato in provincia di Lecco, in Lombardia. È situato a sud del lago di Como ed è formato dal fiume Adda. Bagna i comuni di Lecco e Vercurago sulla sponda sinistra, di Pescate e Garlate sulla sponda destra.

 

Insediato da sempre nella parte più incavata dell’insenatura cui si faccia la città, nella zona compresa tra le foci dei torrenti Gerenzone e Caldone, il porto di Lecco è sempre stato il più importante del Lario. In passato era molto attivo, sempre affollato d’imbarcazioni adibite al trasporto delle merci, chiamate localmente -comballi-; l’apertura del canale di Paderno, consentendo il movimento fluviale tra Lecco e Milano, determinò, infatti, per la città un grande aumento nel traffico delle merce migliorò l’economia locale. Questa importante opera d’ingegneria fu progettata già da Leonardo da Vinci, molte volte intrapresa, ma realizzata solo da Maria Teresa d’Austria nella seconda metà del Settecento. Il mercato cittadino divenne allora uno dei più importanti della Lombardia; in seguito però il traffico fluviale è quasi stato totalmente sostituito dal traffico su strada.