Archivio per la categoria ‘001.01.01 Bergamo’

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Romano di Lombardia, Antegnate, Barbata, Bariano, Calcio, Cortenuova, Covo, Fara Olivana con Sola, Fontanella, Isso, Morengo, Pumenengo, Torre Pallavicina

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Risalente al termine del XII secolo, può essere considerato uno degli edifici storicamente più interessanti dell’intera zona. In esso si possono notare più sovrapposizioni architettoniche risalenti a differenti periodi, che vanno dal XII al XVIII secolo. A tal riguardo un esempio può venire dalle quattro torri, poste ai vertici perimetrali della sezione rettangolare, delimitate esternamente da un profondo fossato ora prosciugato. Due delle torri risalgono al periodo visconteo, un’altra all’epoca comunale, e l’ultima all’epoca della signoria dei Colleoni, in cui il condottiero vi rinchiudeva i prigionieri.

Le mura, alte oltre cinque metri, hanno un singolo ingresso al quale si accede da un ponte in muratura, venuto a sostituire il ponte levatoio originale, a lato dell’ingresso principale è ancora apprezzabile la posterla ora murata. Le mura possiedono una merlatura di stampo ghibellino, a causa del succedersi dei domini tratti di merlatura presentano riadattamenti di stampo guelfo. All’interno si aprono piccole contrade pavimentate in acciottolato (la Corte Grande e la Corte della cancelleria veneta) con numerosi affreschi raffiguranti gli stemmi della Serenissima.

La battaglia di Cortenuova fu uno degli scontri più cruenti del XIII secolo verificatosi il 27 e 28 novembre 1237 tra le forze dell’imperatore Federico II e della Lega Lombarda.

L’alleanza di comuni italiani venne sconfitta e gli imperiali catturarono molti prigionieri, anche se questo non pose fine alla loro ribellione.

Link Arsbellica

Il Castello di Pumenengo fu fatto costruire nel XIV° secolo da Beatrice della Scala, moglie di Bernabò Visconti Duca di Milano.
Dopo varie vicissitudini legate a quel periodo storico fu trasformato in una grande casa colonica e perse le caratteristiche tipiche di una fortezza, pur conservandone l’aspetto esteriore. Pumenengo è situato sulla sponda occidentale del Fiume Oglio, al confine con la provincia di Brescia.

Località:

Arcene, Bagnatica, Bolgare, Boltiere, Brusaporto, Calcinate, Canonica d’Adda, Cavernago, Ciserano, Cividate al Piano, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Ghisalba, Grassobbio, Levate, Lurano, Martinengo, Mornico al Serio, Osio Sopra, Osio Sotto, Palosco, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano, Telgate, Urgnano, Verdellino, Verdello, Zanica

Il Santuario della Madonna dell’Olmo si trova nel territorio del comune di Verdellino in provincia di Bergamo.

Si tratta di un edificio ecclesiale, originariamente romanico, risalente molto probabilmente all’inizio dell’XI secolo. Non si hanno atti documentali storici relativi alla data della sua fondazione, l’ipotesi indicata deriva dalla comparazione stilistico-costruttiva con i molteplici analoghi edifici romanici sparsi nella bergamasca.

L’edificio è stato sottoposto nel corso dei secoli a ristrutturazioni e addizioni irrispettose della sua struttura originaria che ne hanno alterato notevolmente e irrimediabilmente l’aspetto architettonico.

I resti più notevoli sopravvissuti sono costituiti dalle absidi romaniche che fuoriescono dal corpo rettangolare e da alcuni affreschi interni di buona fattura ma abbastanza degradati, esempio minore dell’architettra romanica bergamasca.

Il santuario ha una struttura a navata unica, preceduta da un pronao aggiunto tra il XVI e il XVII secolo che ne ha violato l’austero aspetto romanico.

Il castello ha una struttura a pianta quadrata, con quattro torri agli angoli, con altre due sopra le porte d’ingresso. E’ circondato dal fossato, efficace difesa contro i nemici. E’ realizzato interamente in cotto, secondo una tradizione che risale all’età viscontea. Ha due entrate, una nel lato nord e si apre nel corpo del massiccio torrione posto a guardia del ponte levatoio; il secondo ingresso si apre nel lato opposto nel corpo dell’altro torrione. Delle due torri angolari rimane solo quella a nord-est mentre quella a sud-est crollò completamente nel 1968.

L’ area complessiva interna è divisa a metà: sul lato ovest il cortile, sul lato est il giardino pensile, dove vi sono nove statue nane caricaturali, tipiche espressioni del grottesco settecento.

Link I Castelli

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L’isola bergamasca è un territorio posto ai margini occidentali della provincia di Bergamo.

Il territorio ha una forma triangolare capovolta, la cui base è rappresentata, a nord, dal monte Canto, mentre i due lati sono rappresentati dal fiume Brembo ed Adda, con il primo che si fonde nel secondo, delimitando la zona e dando ad essa il nome di isola.

Link Comunità isola Bergamasca

Località:

Ambivere, Barzana, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate di Sopra, Calusco d’Adda, Capriate San Gervasio, Carvico, Chignolo d’Isola, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Ponte San Pietro, Presezzo, Solza, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Suisio, Terno d’Isola, Villa d’Adda

Località:

Il Traghetto di Leonardo è un particolare tipo di traghetto a mano che prende il nome dal suo presunto inventore, Leonardo da Vinci. L’unico esemplare tuttora funzionante unisce i moli di Imbersago (Lecco) e Villa d’Adda (Bergamo).

Tra le due sponde del fiume è stato teso un cavo d’acciaio, a cui è affrancato il traghetto. Il traghetto trae il movimento dalla corrente del fiume, rendendo inutile l’uso di un motore. L’esemplare tuttora in funzione permette di portare fino a 100 persone e 5 automobili, grazie alla superficie di 60mq, e viene fatto funzionare da una sola persona. Il manovratore opera su un timone per orientare il traghetto mentre, con l’uso di un bastone in ferro, agisce sul cavo d’acciaio dando la spinta iniziale.
Non appena i due scafi si trovano in posizione obliqua, la corrente ne permette la traversata.

Il complesso monastico di Sant’Egidio, diventato presto Priorato di Sant’Egidio, che si trova nella frazione Fontanella del comune di Sotto il Monte Giovanni XXIII, fu fondato sul finire dell’XI secolo da Alberto da Prezzate, personaggio di grande rilievo nella gerarchia sociomilitare del territorio.

La chiesa abbaziale di Sant’Egidio costituisce un esempio, di arcaica bellezza, di quel romanico bergamasco che trova espressione anche nella vicina chiesetta di San Tomè di Almenno San Bartolomeo.

L’edificio è a tre navate culminante in tre absidiole lievemente ornate all’esterno. Le pareti interne presentano resti di affreschi del XV e del XVI ancora perfettamente leggibili, anche se sono incerti i personaggi rappresentati.

La chiesa ha subìto nel corso dei secoli numerosi danneggiamenti dovuti sia all’incuria degli uomini che ad attacchi specifici da parte di milizie combattenti nei torbidi medievali, ma anche numerosi restauri alcuni dei quali inappropriati e deleteri. L’ultimo restauro di un certo rilievo, che ne ha concluso un ciclo iniziato nel secolo scorso, risale al 1959-1962 e ha restituito la chiesa nello stato attuale; altri restauri di minore peso sono stati effettuati successivamente.

La leggenda della regina Teoperga
Leggende che ancora oggi vengono raccontate a Fontanella. Una su tutte è quella della regina Teoperga, moglie ripudiata da Lotario II, re dei Franchi, e rifugiatasi qui a Fontanella dove fondò il monastero di Fontanella. La storia smentisce questa leggenda e attribuisce il nome Teoperga a una probabile sorella di S.Alberto, fondatore dell’abbazia. Tuttavia esiste l’interrogativo di un sarcofago nel chiostro dell’abbazia, su cui dorme da secoli la figura scolpita di una donna con una corona a cingerle il capo…