Isola Barbana

Pubblicato: 16/05/2011 in 008.01.01 Trieste, Isole, Santuari
Tag:, , , , , ,

Barbana è un’isola posta all’estremità orientale della laguna di Grado, sede di un antico santuario mariano.

Si estende su circa tre ettari e dista circa cinque chilometri da Grado; è abitata in modo stabile da una comunità di frati minori francescani.

Le origini dell’isola sono relativamente recenti: la laguna di Grado si è infatti formata tra il V e il VII secolo su di un’area precedentemente occupata dalla terraferma. Il luogo ospitava, in epoca romana, un tempio di Apollo Beleno e, probabilmente, l’area destinata alla quarantena del vicino porto di Aquileia.

Un piccolo bosco si estende sul lato occidentale dell’isola e ne copre più della metà della superficie: le essenze più diffuse sono i bagolari, i pini marittimi, le magnolie, i cipressi, gli olmi.

L’isola di Barbana è collegata a Grado da un regolare servizio di traghetti, con partenza dal Canale della Schiusa. Il viaggio richiede circa 20 minuti di navigazione. L’isola è inoltre dotata di un piccolo porto e può essere raggiunta anche con mezzi privati.

Uno fra i più antichi e celebrati Santuari italiani, inglobati in un monastero, sorge su una splendida isoletta della laguna di Grado, l’isola di Barbana in provincia di Gorizia.
Negli anni che vanno dall’inizio del V secolo alla fine del VI secolo dopo Cristo l’Impero romano si sfascia sotto l’urto delle orde barbariche. Nel Veneto la gente si rifugia nelle lagune: principalmente a Grado e a Venezia, che diventano grandi città rifugio.
Dicono le cronache di quei tempi, che due trevisani detti Barbano e Tarilesso, rifugiati nelle isole di Grado, in seguito a visioni della Madonna che chiedeva l’erezione di un santuario a Lei dedicato, abbiano fatto pressione al Patriarca Elia di Aquileia perché si potesse erigere il tempio.
Una grande burrasca, avvenuta nell’anno 582, fece trovare fra i rami di un albero una statua della Madonna, forse di provenienza istriana, qui trascinata dalle onde. Il Patriarca Elia allora fece costruire una chiesa sull’isola del ritrovamento. A lato fu costruito il convento, e ne fu eletto priore proprio Barbano, che diede così il suo nome all’isola. Il santuario visse i secoli successivi con vicende alterne: due volte fu lasciato decadere quasi fino alla demolizione; altrettante volte, con il ritorno nell’isola dei frati, assurse a nuova dignità. Nel 1237, per riconoscenza alla Madonna che aveva posto termine a un’epidemia di peste, venne istituito ogni mese di luglio un grande pellegrinaggio su barche e pescherecci partenti da Grado, che si perpetua fino ai nostri giorni, forse con maggiore fervore, ed è chiamato «El perdon de Barbana».

Link Santuario

Link Associazione Portari della Madonna

commenti

Lascia un commento